L’orizzonte degli eventi delimita in un buco nero un’immaginaria area di spazio-tempo. I punti che si trovano da una parte di questa superficie emettono segnali che possono ancora sfuggire al buco nero. I segnali dei punti che si trovano dall’altra parte non possono uscire e dunque non possono essere osservati. Questa zona immaginaria di confine e di passaggio tra ciò che è chiaro e leggibile e ciò che è oscuro e misterioso è la zona di indagine di VON solo.
L’orizzonte degli eventi delimita in un buco nero una immaginaria superficie di spazio-tempo.
I punti che si trovano da una parte di questa superficie emettono segnali che possono ancora sfuggire al buco nero. I segnali dei punti che si trovano dall’altra parte non possono uscire e dunque non possono essere osservati. Questa zona immaginaria di confine e di passaggio tra ciò che è chiaro e leggibile e ciò che è oscuro e misterioso è la zona di indagine di VON solo.
Forze naturali, forze fisiche e forze politiche che mutano, distorcono e muovono il corpo del danzatore. Una riflessione sulla danza intesa come continua mutazione e trasformazione in rapporto con le forze che agiscono sul corpo e sullo spazio in una coreografia di movimento, luce e suono. Questo assolo fa parte di un lavoro più ampio con tre perfomrer in scena; è presentato sia separatamente sia come parte finale del lavoro complessivo. Si è sviluppato nella sua struttura finale come spettacolo indipendente nel Settembre 2017.