“U±R” è un’opera che nasce dalla riflessione degli studenti-attori della Compagnia Teatrale Universitaria Binario di scambio sul rapporto tra umano e robotico e sull’impatto che la meccanizzazione sta avendo sulle vite degli uomini. L’opera è tratta dal dramma fantascientifico R.U.R di Karel Čapek.
Quanto di umano ci può essere in un automa e quanto di meccanico ci può essere in una persona? Che risvolti può avere il rapporto dell’uomo con la tecnologia? In che modo la meccanizzazione industriale si è riflessa sulla meccanizzazione dei corpi? Quanto ancora impatterà sulle nostre vite? Scritto come una formula matematica che nasconde una riflessione morale, U±R sta per Umano più o meno robot, e nella sua forma abbreviata distorce il titolo di R.U.R., il dramma fantascientifico scritto da Karel Čapek nel quale per la prima volta compare il termine robot, che l’autore inventa a partire dalla parola ceca robota, lavoro. Proprio dalla lettura di questo testo, Binario di Scambio ha analizzato il rapporto tra umano e robotico scegliendo di tenere al centro il punto di vista dell’uomo.